David LaChapelle 2019, la mostra a RomaEventi by Cristiana Casciani - 19 Maggio 201919 Maggio 20191 l’arte di David LaChapelle è fotografia e contaminazione…Primo piano di David LaChapelle alla RudolfinumLe persone dicono che le fotografie non mentono, le mie lo fanno. David LaChapelle Afferma delle sue opere David LaChapelle, in mostra fino al 18 giugno alla Galleria Mucciaccia di Roma. Fotografie come vere e proprie opere d’arte che spiccano su pareti bianchissime; non una didascalia, non una descrizione, tutto così voluto per dare parola alle fotografie. Parlano i colori, i corpi plastici e la natura che irrompe nelle immagini fino a contaminarle ai limiti del grottesco. Tutto è finto e artefatto e David con ironia e divertimento espande il genere della fotografia diventando uno dei più famosi e apprezzati fotografi del mondo.Rape of Africa, 2009 David LaChapelleRape of AfricaInserita nel corpus dei lavori di David LaChapelle, Rape of Africa fa parte delle 34 opere in mostra a Roma. Una spudorata provocazione contro la “Violenza dell’Africa” come richiama il titolo dell’opera in cui, un’impassibile Naomi Campbell troneggia in uno scenario surreale e grottesco. Africa e Occidente sono in netto contrasto e mescolano guerra e povertà a lussuria e consumismo in un climax tutto pop. Lo sfarzo, il kitsch e il glamour incarnano lo stile di David.Appartengono al 2009 anche Rebirth of Venus una rivisitazione in chiave moderna della Venere di Botticelli in cui la resa plastica dei colori e i giochi di luce immergono la scena in un’atmosfera sacra e disincantata.America, still life David LaChapelle, by Guy hepnerStill LifeDal 2008 al 2011 realizza America, Late Summer e Wilting Gossip, scatti di Still Life in cui si chiarisce la visione dell’artista della vita come disincanto. La rappresentazione di come le carie del tempo possano corrodere la materia e la vanità della vita. Fiori appassiti e rigogliosi, muffe, insetti e mozziconi di sigaretta, scarpe, lattine vuote, resti di cibo in malora; oggetti inanimati e stanchi sono in attesa di una profezia funesta. In America si osservano i resti di un compleanno, un’anguria mangiucchiata e per metà ancora avvolta dal cellophane, poi altra frutta, tre candeline rimaste accese; una di queste brucia una bandierina americana e due palloncini ancora gonfi con su scritto, ironia della sorte, ” good lucky”, “get well”…After the DeludgeLa serie di opere After the Deluge include Cathedral e Statue nelle quali David si lascia ispirare dal gigantismo michelangiolesco dopo una visita alla Cappella Sistina. I personaggi impantanati nel disastro ambientale del diluvio hanno ancora una speranza di salvezza.[…] Volevo offrire una rivisitazione in chiave contemporanea dell’affresco del Diluvio di Michelangelo, includendo la disfatta dell’umanità a causa dell’avidità; mostrando però, allo stesso tempo nei personaggi che si spingono a vicenda verso la salvezza, la nostra forza e promessa di solidarietà.Sullo Star SystemDopo la parentesi d’ispirazione michelangiolesca, David continua la produzione di opere multiformi. Dal 2009 in poi rappresenterà grandi icone dello Star System, primo fra tutti Michael Jackson in The Beatification, American Jesus e Archangel Michael. Tre opere che inseriscono il mito del pop in una dimensione divina e mistificatoria, e ancora Showtime At the Apocalypse o anche detta: La cartolina di Natale della famiglia Kardashian, una metafora del nucleo familiare più mediatico al mondo, modello di fama smodata: manichini, luci fluo e colori sgargianti in uno scatto esplosivo.Land Scape, Aristocray, A New WorldLa serie Land Scape include Seismic Shift del 2012, in cui un violento terremoto causa la distruzione dell’arte contemporanea nella Paul Kasmin Gallery, qui surrealismo e ricerca immaginaria del nonsenso rientrano nell’universo stilistico di David. Presenti alla mostra anche Gas Shell, Land Scape Luna park e Land Scape Emerald City. Di Aristocracy fanno parte: Private Pirates e Lost in the Clouds of Luxury privi di figure umane. Infine la serie New World, realizzata nelle foreste delle Hawaii di cui fanno parte: Behold, Jesus and Budda under a Tree e Lost and Found, sono inserite in un progetto ancora in corso e volto a sensibilizzare sulla salvaguardia del nostro pianeta e di noi stessi, una sorta di utopia dell’artista, vera missione estetica nata dall’idea di un nuovo mondo in cui armonia e bellezza possano coesistere e indurre gli individui a compiere azioni migliori.Behold, 2017 David LaChapelle by Guy HepnerLa mostra di David LaChapelle resterà aperta alla Galleria Mucciaccia di Roma fino al 18 giugno, correte a visitarla nei seguenti orari: dal lunedì al sabato dalle ore 10.00 alle 19.30.Ti piace David LaChapelle? Allora continua a leggere questo mio articolo introduttivo e, se vuoi, anche il mio pezzo sulla moda sostenibile! Share on Facebook Share Share on TwitterTweet Share on Pinterest Share Share on LinkedIn Share Share on Digg Share Send email Mail